ANDAR PER CONVENTI, CHIESE E CAPPELLE: da Sant’Agata sui due Golfi a Massa Lubrense.
Nella parte estrema della Penisola Sorrentina, detta prima Sirenussai, poi Athenaion o Promontorium Minervae, oggi Massa Lubrense, la storia si inntreccia al mito e alle leggende. Ai tempi di Augusto il territorio in parte fu ripartito tra i veterani e parte rimase al demanio, costituendo l’ager publicus sorrentinus, detto poi Massa publica.I Casali sono gli antichi Pagi, gruppi di abitazioni in cui le popolazioni si riunivano per avere protezione dalle incursioni dei pirati barbareschi.
Si parte da S. Agata sui due Golfi, il Casale più grande, situato a 390m di altitudine. Interessante la Chiesa parrocchiale per l’orologio maiolicato del se. XVIII e l’altare maggiore ricco di pietre dure. Ci si dirige verso il Deserto, dal nome che i Carmelitani davano ai loro eremi, oggi abitato dalle Suore Benedettine di S. Paolo; splendido panorama sui golfi di Napoli e di Salerno.
Si prosegue prima verso Acquara, con la cappella di S. Maria a Tentarano, e poi verso Priora; tramite un sentiero sterrato si raggiunge la cappella di S. Giuseppe a Prasiano.
Una deviazione verso Monte Corvo permette di dare un’occhiata alla villa dove nel 1577 soggiornò Torquato Tasso.
Ci si dirige verso il Convento di S. Francesco. Il complesso risalente al 1500, occupato dai Paolotti di S. Francesco fino al 1809, adibito a lazzaretto per i colerosi nel 1837, passato poi ai Gesuiti, passato poi al Comune di Massa come sede municipale e carcere mandamentale, poi tornato ai Minimi di S. Francesco, attualmente è utilizzato come ….. B&B.
Si raggiunge Massa Lubrense, l’antico Casale di Palma. La cinquecentesca Cattedrale di S. Maria delle Grazie presenta un artistico pavimento in maiolica di scuola napoletana della fine del ‘700, rifatto dalla “Ceramica artistica di Vietri Antico” con un particolare procedimento manuale. Nella sacrestia gli ovali raffiguranti i vescovi di Massa.